questo avrei scritto se ti avessi incontrato...

Come pioggia
le tue parole hanno trovato le crepe scavate dal vento
per giungere al mio cuore.
Come le onde
le tue carni hanno sollevato le mie
per lenire i miei dolori…
Con le tue labbra hai assaggiato le emozioni del mio viso…
Col le tue dita
hai percorso vie di me che avevo dimenticato…
Mi hai percosso con la tua dolcezza
stracciandomi ,come una veste
il torpore che mi avvolgeva..
I Tuoi umori mescolati ai miei
hanno generato un nuovo aroma…
che non è né il mio… né il tuo..
Così come, l’aurora non è né notte né giorno…
Mi sono persa nel piacere di te
senza il timore di non ritrovare la via…
poiché tu stesso sei via , meta…arrivo.

domenica 22 aprile 2012

“Di dove sono venuto? Di dove mi hai preso?”
domandava il bambino alla mamma.
Mezzo piangendo, mezzo ridendo, rispose stringendosi il bambino al seno:
“ Tu eri nascosto nel mio cuore come un desiderio, amore mio.
Tu eri nelle bambole dei miei giochi infantili…eri tu che vivevi…
Quando osservo il tuo visino il mistero mi vince e mi sommerge…
Per timore di perderti ti prendo e ti stringo forte al mio petto…” (Tagore)

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