questo avrei scritto se ti avessi incontrato...

Come pioggia
le tue parole hanno trovato le crepe scavate dal vento
per giungere al mio cuore.
Come le onde
le tue carni hanno sollevato le mie
per lenire i miei dolori…
Con le tue labbra hai assaggiato le emozioni del mio viso…
Col le tue dita
hai percorso vie di me che avevo dimenticato…
Mi hai percosso con la tua dolcezza
stracciandomi ,come una veste
il torpore che mi avvolgeva..
I Tuoi umori mescolati ai miei
hanno generato un nuovo aroma…
che non è né il mio… né il tuo..
Così come, l’aurora non è né notte né giorno…
Mi sono persa nel piacere di te
senza il timore di non ritrovare la via…
poiché tu stesso sei via , meta…arrivo.

lunedì 17 gennaio 2011

l'assenza di te...

L’assenza dondola nell’aria come un batacchio di ferro
martella il mio viso martella
ne sono stordito
corro via l’assenza m’insegue
non posso sfuggirle
le gambe si piegano cado
l’assenza non è tempo né strada
l’assenza è un ponte fra noi
più sottile di un capello più affilato di una spada
più sottile di un capello più affilato di una spada
l’assenza è un ponte fra noi
anche quando
di fronte l’uno all’altra le nostre ginocchia si toccano”.
(Nazim Hikmet, Mosca, 1961)

venerdì 14 gennaio 2011

parole...


ho appena letto le sue parole...
ho appena scritto le mie...e piango...
 piango per la donna che sta andando via...
sento la sua mano nella mia sempre più molle, debole, inconsistente...
alle volte provo a parlarle e mi risponde appena e, mi guarda con quegli occhi, gli occhi di chi si sente tradito, occhi appena lucidi ed increduli, sospesi in un tempo senza tempo nè senso...

ed io,
la guardo appena, me ne sento lacerata, il suo sguardo mi denuda violentemente mostrandomi parti di me che non oso guardare...
non ne sentoil calore.
non ne sento il respiro.
so..so che attende...attende che le tiri la mano, che la tiri a me e che la abbracci forte per ridarle esistenza...
eppure...
la guardo morire...
forse morendo non sentirò altro che il suo vuoto e..potrò sopravvivere a questo mio assassinio..

perdonami!

giovedì 13 gennaio 2011

giovedì del nuovo anno

ne ho letto il nome...
è viva....
ha solo deciso di chiudere le porte al mondo casuale e sciocco...
ha deciso di invitare tra le mura della sua anima chi era accomunato a lei da sensibilità e capacità di ascolto...
ne sono lieta...

in bocca al lupo donna coraggiosa...


mercoledì 12 gennaio 2011

mi piace pensarlo, ma non credo lo farei amore mio...

Se mi chiamassi, sì,
se mi chiamassi!
Io lascerei tutto,
tutto io getterei:
i prezzi, i cataloghi,
l'azzurro dell'oceano sulle carte,
i giorni e le loro notti,
i telegrammi vecchi
e un amore.
Tu, che non sei il mio amore,
se mi chiamassi!

E ancora attendo la tua voce:
giù per i telescopi, da una stella
attraverso specchi e gallerie di anni bisestili
può venire. Non so da dove.
Dal prodigio, sempre.
Perché se tu mi chiami
sarà da un miracolo,
ignoto, senza vederlo.

(salinas)



martedì 11 gennaio 2011

assenza

sto ad un crocevia sai?!
ed ora?!
tu non sei qui per decidere assieme e, credo che prima o dopo sarò costretta a decidere sola....

oggi ti odio!
odio questo tuo silenzio, la tua lentezza...
odio ciò che ti consento di farmi ancora.
ti odio...

buongiorno 2011

Possano le strade farsi incontro a te.
Possa il vento essere alle tue spalle.
Possa il sole splendere caldo sul tuo viso.
Possa la pioggia cadere leggera sui tuoi campi.
E, fino a quando non ci incontreremo, possa Dio tenerti nel palmo della sua mano.
(benedizione gaelica)