questo avrei scritto se ti avessi incontrato...

Come pioggia
le tue parole hanno trovato le crepe scavate dal vento
per giungere al mio cuore.
Come le onde
le tue carni hanno sollevato le mie
per lenire i miei dolori…
Con le tue labbra hai assaggiato le emozioni del mio viso…
Col le tue dita
hai percorso vie di me che avevo dimenticato…
Mi hai percosso con la tua dolcezza
stracciandomi ,come una veste
il torpore che mi avvolgeva..
I Tuoi umori mescolati ai miei
hanno generato un nuovo aroma…
che non è né il mio… né il tuo..
Così come, l’aurora non è né notte né giorno…
Mi sono persa nel piacere di te
senza il timore di non ritrovare la via…
poiché tu stesso sei via , meta…arrivo.

lunedì 26 agosto 2013

alcune distanze sono incolmabili
una di queste speciali distanze le tesse la menzogna....

venerdì 23 agosto 2013

silenzio










ho bisogno di silenzio
per non pensare
per dimenticare
come quando si riempiono buste di roba sparsa in casa che credi indispensabile
e una volta buttata, dopo poco ti abitui alla sua assenza, come se non ci fosse mai stata prima...
se potessi fare così con i miei pensieri...!!!
Quanto mi pesano le mille emozioni di questi ultimi mesi...
sembra che io remi contro me stessa...
sembra che non sia mai disposta ad amarmi sul serio
sembra che la mia vita debba restare sempre così...piena di gente che sa solo pensare a sè
piena di gente troppo concentrata sulla propria fase di crescita, sul proprio bisogno...
eppure c'è gente che non ha "bisogno" di me
quando guarirò e comincerò a fare una passeggiata con una persona così?!
non credo di volerti più incontrare per strada o nella mia vita...
oggi vorrei incontrare solo me stessa...
e mi accorgo di quanto sia più difficile trovarmi che cercare te!

giovedì 1 agosto 2013

sempre uguale...

Quando ero piccola ascoltavo i racconti delle mie nonne e delle loro amiche sui periodi della guerra e del dopoguerra...ero piccola e pensavo che fosse insostenibile la fame, la paura di morire, le bombe, la fila per l'acqua alle fontane..
Mi raccontavano di bagni comuni posti fuori dalle case ed io immaginavo la vergogna nel fare la fila con la carta in mano ed un secchio di acqua...
Mi dicevano di quanto fossero felici in quei giorni in cui avevano un pò di farina per impastare le frittelle salate, di quanto fossero fortunate ad avere un pezzetto di lino da ricamare per il loro corredo...
Mi sentivo piccola e fortunata davanti tutta quella privazione, per non aver dovuto sperare che mio padre tornasse vivo dai campi, che mia madre avesse qualcosa nella borsa da lavoro di ritorno dai campi...
Poi...
Ieri sera ho visto un film di Mandela Nelson...neri imprigionati e costretti ai lavori forzati, umiliati, percossì...
uomini a cui veniva strappata la loro vita a cui si provava a strappare la dignità e gli ideali...
uomini che non potevano camminare per strada senza un permesso, che potevano prendere i mezzi solo restando in fondo ed in piedi, uomini a cui era vietato entrare nei locali pubblici o bere alle fontanelle...
uomini a cui era tolta la dignità di vivere non per i loro atti criminosi verso il mondo ma unicamente per il colore della pelle...
E...tutto questo non capitava all'età dei miei nonni o bisnonni...ma molto dopo la mia nascita, capisci?
Tutto questo accade anche oggi...
Cambiano le motivazioni, l'oggetto su cui ci si accanisce ma...
Che sia il colore della pelle, i brufoli, il credo religioso, il sesso, l'orientamento sessuale o altre cazzate del genere poco importa!
La cosa che importa è che l'uomo ha sempre bisogno di odiare, di aggregarsi ed andare contro un altro gruppo...Come se la propria esistenza fosse possibile solo attraverso la negazione di quella di altri...
Come se il proprio valore debba sempre nascere dal disvalore di altri...
Nulla esiste per sè stesso...
Allora mi rendo conto che ogni tempo è un tempo...nulla cambia realmente, tutto acquista solo nuove forme...
Che sconforto...