questo avrei scritto se ti avessi incontrato...

Come pioggia
le tue parole hanno trovato le crepe scavate dal vento
per giungere al mio cuore.
Come le onde
le tue carni hanno sollevato le mie
per lenire i miei dolori…
Con le tue labbra hai assaggiato le emozioni del mio viso…
Col le tue dita
hai percorso vie di me che avevo dimenticato…
Mi hai percosso con la tua dolcezza
stracciandomi ,come una veste
il torpore che mi avvolgeva..
I Tuoi umori mescolati ai miei
hanno generato un nuovo aroma…
che non è né il mio… né il tuo..
Così come, l’aurora non è né notte né giorno…
Mi sono persa nel piacere di te
senza il timore di non ritrovare la via…
poiché tu stesso sei via , meta…arrivo.

martedì 12 giugno 2012

"il quinto battito del cuore"

Il pianto si addice a una dea.
Quando non ha saputo riconoscere il suo doppio,
creato dall'inizio dei tempi per lei,
seminato nel cuore nella mente e nell'anima.
Se l'ha lasciato andare senza farsi riconoscere, 
la nostalgia sarà meno dolce e allagherà i suoi giorni.
Ma più amaro e disperato è il rimpianto di colui
che di una dea ha ucciso le illusioni.



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