questo avrei scritto se ti avessi incontrato...

Come pioggia
le tue parole hanno trovato le crepe scavate dal vento
per giungere al mio cuore.
Come le onde
le tue carni hanno sollevato le mie
per lenire i miei dolori…
Con le tue labbra hai assaggiato le emozioni del mio viso…
Col le tue dita
hai percorso vie di me che avevo dimenticato…
Mi hai percosso con la tua dolcezza
stracciandomi ,come una veste
il torpore che mi avvolgeva..
I Tuoi umori mescolati ai miei
hanno generato un nuovo aroma…
che non è né il mio… né il tuo..
Così come, l’aurora non è né notte né giorno…
Mi sono persa nel piacere di te
senza il timore di non ritrovare la via…
poiché tu stesso sei via , meta…arrivo.

martedì 10 maggio 2011

delusione

per evitare un plagio, mi vedo costretta a fare una cosa che mai avrei voluto...
ma credo sia doveroso nei miei confronti e nei confronti delle mie donne...




                             Le persone non si perdono
                             come si perdono gli oggetti,
                             ma molto lentamente..........
                             avendo tutto il tempo di
                             accorgersene e
                             ritrovarle...................   


























Per la prima volta le vedo sedute accanto,senza urla,recriminazioni,
insoddisfazioni..............
Per la prima volta non si urlano i loro difetti,le loro incomprensioni,
la loro diversità........
per la prima volta,respiro e sento il mio respiro quieto pur fissando
i loro volti che si incrociano.


Da dove comincio?!
Solitamente la parola”inizio” ha in sé già la sua risposta!
Questa volta non sarà così però.
La fine basterà a comprendere tutto il resto..............
Non dovrò trovare neanche tante parole perchè basterà
ascoltare quello che hanno da dirsi............
A me spetta solo dire che:
“Si conobbero da sempre”!






















Eccole,
Ilizia ed Ecate


 -Ciao Ilizia,come mai quest'invito?
-Ciao Ecate
  Silenzio
-Ti trovo bene
-Non mentire,non c'è bisogno...........io so come stò!
-Come stai?!!
-Ti ho voluta vedere perché ho necessità di parlarti. Devo chiederti
tante cose e............non so da dove cominciare.

Ilizia abbassa lo sguardo e tira un profondo sospiro,quasi a cercare in
quell'aria,che la invadeva sempre poco, un punto d'inizio, un po' di quell'ordine e armonia che aveva tanto..............
L'aria entrò ed  uscì dal suo petto parecchie volte ed Ecate non violò
il suo silenzio........attese............
-Ho troppi sentimenti in me, troppi pensieri che si rincorrono e scalciano
e urlano..........e io.......mi sento schiacciata,senza vie di fuga e non so neppure da chi...........
Da chi o da cosa mi sento oppressa,da che o cosa vorrei fuggire...........

Silenzio

Ecate ruppe il silenzio senza parlare,prendendole una mano
Ilizia la ritrasse velocemente e alzò ancor più le sue barriere,indurì
ancora più il suo sguardo. Ecate le sorrise con le labbra e pianse con lo
sguardo..................
-Ti va  di sederti?!
Disse piano Ecate per non turbare quella bellissima donna che le stava dritta innanzi come una lancia fissa nella sabbia.
Ilizia si sedette.
Ilizia ed Ecate
Due splendide anime,due pensieri in evoluzione,due energie prorompenti dai colori così diversi.
-Ma tu non ti vergogni mai?

La voce di Ilizia risuonò nella stanza,riempì ogni angolo.
Quel “non ti vergogni” venne scagliato come un sasso sul volto,nel ventre,tra le cosce.............
-Ti riferisci a qualche cosa in particolare?
-Mi riferisco a tutta la tua vita,a tutte le cose che hai fatto senza pensare,agli uomini a cui ti sei concessa...............
mi riferisco a te........Possibile che non ti vergogni di te stessa?!!
-Non riesco a capire la tua domanda.
Ilizia fu  in piedi in un lampo e con l'impazienza di una tempesta cominciò a camminare per la stanza...............
-Cosa c'è da capire? Tu non vuoi capire perchè ti è comodo così.
Cosa devi capire?
Io mi sono vergognata di te ogni volta che sei apparsa nella mia vita,ogni volta che hai invaso i miei spazi........
Come puoi non capire!
Ecate guardò Ilizia ed il suo tremore e cercò di trovare le parole che non avrebbero accresciuto la sua rabbia.
-La vergogna nasce dallo sguardo di altre persone, dallo sguardo di persone che hanno il loro mondo segreto,come lo ha ogni essere vivente.
La vergogna è nell'essere svelati!
Io non agisco sotto i veli, non cerco caverne in cui vivere i miei desideri,non vesto i miei desideri con gli abiti della normalità, gli abiti delle feste,gli abiti dei Santi...........
I miei desideri sono nudi,sanno di essere nudi e guardandosi allo specchio riescono a vedere le proprie nudità...........
-E con questo cosa vuoi dire?! Fatti capire...........
-Voglio dirti che io nello sguardo della gente non vedo nulla in più di ciò che già conosco. Ciò che vedo è esattamente ciò che desidero e accetto e cerco e amo...........
Non posso provare vergogna per questo.
Ilizia si sedette.........Ecate continuò........
-la sera io chiudo gli occhi e non rimango nel buio........
Se tu chiudi gli occhi cosa vedi?
Chiudi gli occhi
Ilizia chiuse gli occhi, ma già dopo il primo respiro li aprì.........
-Perché li riapri?
-Non riesco a tenerli chiusi..........
-Cosa hai visto chiudendo gli occhi?

-Nulla!
Ecate sorrise e disse
.Il nulla ti spaventa?
-No.
Rispose secca e stizzita Ilizia.
-Chiudi gli occhi Ilizia,ti terrò una mano,così non ti perderai nel tuo Nulla.
Ilizia attese nei suoi pensieri,poi prese la mano di Ecate e chiuse gli occhi.
-Cosa senti?
-Mi sento sprofondare nel nulla,sento il mio cuore battere forte,troppo forte...............
la voce le morì in gola
-Ti tengo per mano non preoccuparti,non ti lascerò andare via..............
Fai entrare l'aria  nel tuo nulla............
Ilizia fece una profonda inspirazione,l'aria la riempì più di quanto fosse abituata e si spaventò! Strinse la mano di Ecate e lasciò uscire una lacrima.
Ecate la raccolse con la mano libera e le carezzò una guancia.......
Ilizia appoggiò il volto su quel palmo gentile e cacciò l'aria mantenendo gli occhi chiusi..............
-Non ci riesco!
-A fare cosa?
-A mantenere gli occhi chiusi
-lo stai facendo!
-Ma non ci riesco come andrebbe fatto!
Ecate sorrise
-Come andrebbe fatto secondo te? Spiegami il tuo modo giusto e quello sbagliato..............
-Dovrei essere calma,serena,respirare  rilassare i miei muscoli e.............
La risata di Ecate sfuggì al sorriso silenzioso.................

-Dove le hai lette queste notizie,queste tue regole......................
Sul viso di Ilizia affiorò un sorriso
-Non è cosi che funziona,chiese?
-Quando chiudi gli occhi nessuno può dirti cosa vedere,cosa provare. Il mondo ad occhi chiusi ti appartiene con tutta la sua complessità  o semplicità...........sei libera nel suo buio o nella sua luce.............
-Io pensavo...........
-Non credo che il pensiero del mondo ad occhi aperti sia il benvenuto nel mondo ad occhi chiusi...........






-E questo cosa vuol dire..........
Disse Ilizia aprendo gli occhi e tirando via  la mano dalla sua ancora nel buio.
-Nulla più di ciò che ho detto Credo che il pensiero ad occhi chiusi debba comportarsi come uno spettatore a teatro....rimanere in silenzio ad osservare,ascoltare,inorridirsi o estasiarsi di ciò che prova e non di ciò che vede.........nulla deve essere giudicato..........il giudizio partorisce la vergogna,la colpa...........
-Io credo che sia giusto provare vergogna e colpa. Il mondo senza sarebbe anche peggiore di com'è ora.
Ecate rimase un istante a pensare.
-La vergogna e la colpa! Forse Dio l'ha creata per mettere limiti,confini ad un uomo che non ha capito il dono del libero arbitrio, ad un uomo che non è stato capace di sentirsi parte del tutto.
Se l'uomo non avesse “chiuso gli occhi” non si sarebbe mai visto “nudo”.
-Ma che stai dicendo?Vaneggi! Vedi che è esattamente l'opposto!
-L'uomo è il tutto che ha cacciato fuori di se. L'uomo fa parte del tutto ed ha preferito relegare il tutto fuori di sé così da poterlo strumentalizzare ed adorare................
Se l'uomo si fosse sentito parte di ogni fiore,pianta,oceano,cielo,persona....
cosa mai avrebbe potuto compiere contro “se stesso” di così orrendo da provare vergogna o colpa?
Ilizia rimase in silenzio..........

-Cosa stai pensando?
Ilizia sembrò non aver udito,poi alzò lo sguardo su Ecate e..........
-Alle sciocchezze che dici. Hai sempre cercato di stravolgere l'ordine delle cose con le tue regole strampalate.
Dovevi essere sempre quella diversa!
Diversa a tutti i costi!
É questo il motivo che mi ha spinta a non uscire mai con te.........o andavo io ad una festa o andavi tu......non ho mai voluto vedere gli sguardi ironici e divertiti delle persone che ti vedevano arrivare.
-Cosa pensi che dicessero di me?
...................


e poi continua....
ma non credo sia necessario continuare qui....

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