questo avrei scritto se ti avessi incontrato...

Come pioggia
le tue parole hanno trovato le crepe scavate dal vento
per giungere al mio cuore.
Come le onde
le tue carni hanno sollevato le mie
per lenire i miei dolori…
Con le tue labbra hai assaggiato le emozioni del mio viso…
Col le tue dita
hai percorso vie di me che avevo dimenticato…
Mi hai percosso con la tua dolcezza
stracciandomi ,come una veste
il torpore che mi avvolgeva..
I Tuoi umori mescolati ai miei
hanno generato un nuovo aroma…
che non è né il mio… né il tuo..
Così come, l’aurora non è né notte né giorno…
Mi sono persa nel piacere di te
senza il timore di non ritrovare la via…
poiché tu stesso sei via , meta…arrivo.

martedì 10 maggio 2011

aggiungo questo...semmai non dovesse bastare ...

Ilizia fece esplodere sul suo volto un ghigno di soddisfazione.
-Io facevo di tutto per essere accettata,per comportarmi nel modo giusto. Riuscivo a legare anche con i genitori dei miei amici, che mi consideravano la figlia perfetta. Io sono stata il sogno di ogni famiglia,l'amica affidabile,la fidanzata devota, la studentessa....
-Tu non sai neanche di cosa parli..........
Non sai nulla dell'Amore, del rispetto, della dedizione, del sacrificio.......
Nella tua vita sei sempre stata tu al primo posto,tu con le tue esigenze, con le tue voglie da, da..........!
-Non riesci neanche ad usare le parole. Possibile che ti facciano così paura?!
-TROIA
 Urlò Ilizia, rossa in viso dalla rabbia e rancore.............
-Da troia, le tue voglie da Troia.........
Ripeté con voce stanca, di chi ha dovuto sostenere una lotta estenuante.......
Ecate rimase in silenzio, in attesa di tutto ciò che ancora doveva avvenire........
Passarono i secondi.
Il primo minuto.
Si sentivano solo i respiri diversi di quelle due donne che.......
- Io ti odio. Sporchi tutto ciò che sfiori. Non hai nulla di Sacro, nulla di veramente tuo da difendere e amare.
Non hai avuto nessuno scrupolo a sedurre gli uomini che avevo e loro, preferivano te.
Normale che preferissero te,  aprivi le gambe senza volere nulla, troppo comodo per loro, gli sarà sembrato un sogno!
Ecate sospirò
-Ti sei mai chiesta cosa provassi nel vederti stare con loro, nel vederti sbandierare la tua sessualità, la tua sensualità unica…come amavano ripeterti?!........
-Ilizia io non ho il tuo stesso ricordo della nostra vita insieme, né ho la tua stessa visione dell'amore.
-Oh mia dea! Illuminami sulle tue visioni divine!
Disse Ilizia ironica e tremante.
Ecate respirò profondamente per rispettare il disagio di Ilizia, chiuse un attimo gli occhi per permettere al suo spirito di rilassarsi e si appoggio allo schienale del divano.
-Ci stai pensando?!
-Non stò pensando, stò scacciando ogni pensiero della mente per parlarti con cuore, che ti conosce.
-Non essere stupida
-Ilizia, ascoltami. Non come si ascolta una conferenza, Ti prego.
Ascoltami come si ascolta un pensiero, che ti cattura nell'attenzione sfuggendo alla ragione, alla razionalità.......almeno per un po'.
Ascoltami come se fossi un tuo pensiero sfuggito!
Ilizia si accomodò sul divano e con un cenno del viso incitò Ecate a parlare.
-Quando dici che viviamo l'amore diversamente hai ragione........
Io non credo che si possa amare un essere umano, credo solo nell'amore per un figlio, gli altri sentimenti che si camuffano d'amore li chiamo in mille altri modi..............
per me sono dipendenza,conferme, insicurezze, possesso, dominio,sottomissione..........
Io non mi sono mai intromessa in una tua storia d'amore, è sempre accaduto esattamente l'inverso...........
-Ma che dici?
-Dico che le miei relazioni nascevano prima del tuo coinvolgimento.......
Io non intrecciavo una relazione e non avevo timore di te, della tua personalità. Tu conoscevi l'uomo con cui stavo, ti affascinava ciò che io ti raccontavo di lui, della sua forza, delle sua animalità, sessualità, virilità e ti incuriosivi.
Ti incuriosivi al punto da mostrargli  il tuo mondo,i tuoi sogni, le tue fragilità...........
E si sa. L'uomo vuole dominare, vuole la donna fragile ed indifesa.........
-Però rincorre quella sensuale e famelica!
-Ma questo è il gioco  Ilizia...........
La fragilità,la purezza,il candore,l'ingenuità,senza i loro opposti sono come una minestra ricca ma senza sale!
Quando entravi nelle loro vite volevi possedere ogni istante,pensiero,sogno,attimo delle giornate e.........tutto questo non va d'accordo con ciò che ti aveva affascinato di loro al principio. Non va d'accordo con ciò che volevi provare tu, con ciò che volevi sentire.........
-Non ti capisco!
-Ilizia, quando vai a teatro come ti vesti?
-Che domanda è?!
-Rispondi......
.In abito da sera.
Rispose Ilizia sospirando.
-Se vai al mercato indossi lo stesso abito?
-Certo che no! Ma..........
-Aspetta.
Se vai in spiaggia cosa indossi?
-Un costume..........quanto dura?
-Perché  in una relazione allora indossi sempre lo stesso abito?
Perché se ti piace il teatro indossi sempre la stessa tuta che ti preclude l'ingresso a teatro ed anche al mare?!
-Stai delirando!
Ecate le si avvicina, le prende una mano e......
.Chiudi gli occhi
-Di nuovo?!!
-Chiudi gli occhi e immagina una scena erotica.
Ilizia si alza e comincia a ridere.
-Tu sei tutta scema! Tutta!
-Di cosa hai paura? Cosa ti può accadere?
Ecate sapeva i punti deboli dell'altra …...............l'orgoglio.........
-Non ho paura di niente.............
Si sedette e rifiutando la mano di Ecate,chiuse gli occhi............
Iniziò a respirare e ad affrontare il suo buio.............
Ecate la guidò con la voce............
-Cosa vedi?! Non devi necessariamente vedere qualcosa, se non ti appare nulla non preoccuparti...............
-Vedo nero. Tutto nero...........
-Se potessi vedere una scena erotica cosa vedresti?!
-Un uomo
-Com'è quest'uomo?
-Oh Dio! É nudo........
Ecate sorrise, molto silenziosamente.
-Cosa fa quest'uomo?
- E’ fermo davanti a me.
-Tu cosa fai?
-Oh Dio! Sono nuda anche io!
-Cosa accade?
-Mi chiede se voglio fare..............
-Cosa?
-.....Sesso con lui.......
Ilizia riaprì subito gli occhi. Il suo respiro era lievemente affannato e il suo sguardo cercava reazioni o giudizi sul viso di Ecate........... non ne trovò!
Ecate si limitò a sorriderle affettuosamente, le prese la mano e le disse.....
- E’ un inizio!
…Silenzio.......
Ilizia prese coraggio e chiese:
-Tu cosa vedi quando chiudi gli occhi?
- E’ complesso spiegare in poche parole.........vediamo........
Vedo, il mio universo interno con tutte le mie paure, desideri,passioni, angosce.
Vedo tutto ciò che appartiene al mio essere donna,uomo,animale.........
-Parli troppo in astratto.......
.Vuoi che chiuda gli occhi e ti descriva?
-Ti và?!
- E’ una cosa che solitamente vivo da sola, non vorrei che ti condizionasse in maniera negativa ma se vuoi, proviamo.
Ecate si rilassò e cominciò a respirare:
-Sono legata su un letto, mani e piedi …......una donna vuole massaggiarmi,mette della musica, sento dei profumi........
Ilizia stava per interrompere con una domanda, poi decise di aspettare........
-Comincia a massaggiarmi il collo, il viso, il seno.........poi scende sulle cosce.
Un suo dito mi entra tra le cosce e mi sussurra:”Sei bagnata”.
Le rispondo con un sorriso.Lei chiama un uomo, è un uomo nero, grande,muscoloso. Appena      l'uomo mi  vede,senza neanche sfiorarmi indurisce il suo membro............
Ilizia inizia a sentirsi un pò in imbarazzo e pensa che sia un bene il non dover incrociare lo sguardo di Ecate...........rimane ad ascoltare.
-L'uomo mi penetra e comincia a muoversi in me molto lentamente,facendomi desiderare follemente di andare più veloce,di usare più violenza.............decido di attendere.
La donna continua a massaggiarmi,evitando che I miei muscoli si contraggano alla ricerca del piacere o della sua fine.........
Mi sfiora I capezzoli,mi carezza il ventre..........
L'uomo mi slega ed io resto unita a lui.
Mi prende tra le braccia,mi spinge contro un muro e senza farmi poggiare I piedi a terra continua a muoversi dentro di me. Le sue mani sono sui miei seni e …......
Credo possa bastare!
Che ne dici?
Ilizia non rispose,la sua morale le urlò che era giunto il momento di mostrare il suo disappunto........
-è vergognoso
-Non provare vergogna.........
Le disse sorridendo Ecate........
-Tu dovresti vergognarti!
-Non sono rimasta mica io in ascolto, per tutto il tempo, di un sesso che non mi apparteneva?!
Ci facciamo un thè?!
-Alle volte sembri così dura,rigida,sicura di te.........
non ti ho mai vista soffrire,disperarti,piangere.........
Ecate sorrise.
-La sofferenza appartiene a tutti indistintamente,me inclusa.
 Forse non soffro come soffri tu?!!
-Non ti sei mai disperata.............
-Ma non capisco per cosa o chi dovrei disperarmi?!
-Anche per un'amicizia interrotta,non voglio tirare in ballo sempre l'amore,ma io per un uomo non ti ho mai vista soffrire.
-Ilizia,
 Ti ho vista soffrire così tante volte! E me ne dispiace sinceramente.
Avrei voluto abbracciarti e dirti: “ Non preoccuparti,ci sono io che ti amo”.
Ma non l'ho mai fatto,perchè se ti conosco un pò,mi avresti respinta e ti saresti indurita,chiusa dietro la rabbia che nasceva dal dolore.
Ilizia addolcì il suo volto,quasi come se quelle parole fossero state carezze.
Lo sguardo le si riempì di lacrime. Ecate avrebbe voluto stringerla a sè ma.......continuò a parlare.
-Quando conosco una persona che mi piace,che sia essa uomo o donna,amante o amica,non ho  nella mia testa  il Futuro. Nella mia testa c'è il presente ed il desiderio.
Sò che nulla è eterno ma sò anche che il più delle volte tutto finisce quando è arrivato il momento che finisca, così il dolore,seppur presente,è più sopportabile.
Io soffro per le perdite della mia vita ma non come ho visto soffrire te!
-Perchè sei stata sempre fredda e calcolatrice.
-Ma come ti sei fatta queste idee di me?
Ecate sorrise..........i suoi occhi no!
-Io ho solo abituato il mio animo e la mia testa a ridimensionare le cose, le persone, le emozioni..........
Tra me e te sembro io la più passionale, eppure........sei tu quella passionale!
Ilizia si meravigliò e la sua attenzione crebbe............
-Tu dai tutta te stessa,tutto ciò che ti piace provi a condividerlo,tutti I tuoi interessi,desideri............metti tutto in un rapporto ma........ti aspetti troppo.
Ti aspetti reazioni che abbiano la tua intensità,parole che abbiano la tua poesia,silenzi che nascondano pensieri fatti dai colori della tua anima....non è così!
Io non mi aspetto tantissimo perchè ho imparato che le persone sono profondamente  diverse tra loro e …......quando il mio cuore si aspetta risposte che la mia mente ha suggerito siano giuste.........
-Che fai?!
-Aspetto. Respiro. Ignoro il pensiero. Mi calmo. Accolgo il pensiero con energie nuove.........
-Non ho capito........sembra che tu parli dando per scontato che io debba capire!
-Scusami Ilizia. Proverò con un esempio che mi fece un uomo..........
Ecate sorrise nel ricordare.......chissà cos'aveva ricordato!
-Se ogni pomeriggio bussa, da anni, un venditore che tu, per anni hai fatto entrare,pur non essendone felice credi che dicendogli di non tornare più lui non torni?!
-Credo che non basti
-Credi che basterebbe litigarci,urlare,insulatrlo.........
-Non sò,forse per qualche tempo lo terrebbe lontano,ma …....come posso insultare,urlare,litigare,all'improvviso,con una persona che per anni, tutti I giorni, ho accolto,seppur non volentieri, in casa mia?!
-Giusto!
L'unica soluzione è disabituarlo.........
-E come si fà?
-Quando si presenterà alla tua porta e comincerà a bussare,ignoralo,non aprire la porta: Se sarà insistente e ti creerà ansia il suono del campanello,metti le cuffie,accendi la musica e fai cose che distolgono la tua attenzione............
Forse, il primo giorno suonerà per ore sapendo che sei dentro casa.......
Nei giorni successivi il tempo in cui insisterà diminuirà e la tua forza aumenterà al punto da poter sedere sul divano ad ascoltare  i suoi passi avvicinarsi,i suoi passi allontanarsi..........
-Come fai tutto semplice.
-Non è semplice,nulla è semplice, perchè pretendi o vorresti che lo fosse?!! le cose semplicemente acquisite spesso non hanno valore,non ci riflettiamo neppure un pò sù.........
-Tu fai così nei rapporti,ignori?!
Ignori I tuoi sentimenti,le tue emozioni.
-Non ignoro le emozioni e I sentimenti. Faccio solo in modo da non lasciare stravolgere la mia esistenza,cerco di non alimentare attese fobiche,aspettative irreali e di non avere una chiave di lettura universale da applicare ad ogni cosa............
la mia unità di misura è creata sulle mie carni,sulla mia esperienza di vita, sui miei sogni e paure, sui miei ricordi, ha esattamente le forme del mio spirito, della mia anima,è stata modellata dai miei gesti,respiri, dai ricordi delle mie sofferenze...........come può essere usata per valutare una persona diversa da me?!
-Mi stai dicendo che sbaglio tutto in un rapporto e che non dovrei avere ideali!
-Puoi avere tutti gli ideali che vuoi ma non pretendere che siano gli stessi che debbano avere gli altri per essere nel giusto.................
Il tuo giusto è tuo,tuo soltanto.
Se uno non risponde ad una tua chiamata o mail o sms, quel suo comportamento non lo puoi vivere come una mancanza. Non puoi usare le tue chiavi di lettura. Dietro un silenzio non c'è solo disinteresse.
-E cosa ci sarebbe secondo te?
-Potrebbe esserci paura, imbrarazzo ;emozioni troppo forti, indifferenza,fastidio o anche disinteresse..........ma come vedi è una motivazione fra tante..........
-Mi stanco a sentirti delirare............
Ti va di dormire un pò
-Abbracciate?!
-No
Nel buio si accende una risata,sfuggita ad un pensiero. Si accende anche una luce.........
-Ma sei matta? Che diavolo hai da ridere così?
-Pensavo........
Ed Ecate non riesce a terminare la frase perchè il pensiero di prima l'aveva invasa nuovamente.
-A che diavolo pensavi nel cuore della notte?!
Ilizia si sedette in mezzo al letto,incrociò le braccia e con aria interrogativa attese che Ecate le desse qualche spiegazione........
Ecate cercò di contenersi,tirò un sospiro e con un sorriso straripante cercò di parlare.........
-Pensavo alla tua struggente sofferenza.........
Riuscì a dire e riprese a ridere come una pazza.
Ilizia fù contaggiata dalla risata ma poi si riprese e..........
-Ma sei proprio stronza! Molto più di quanto potessi immaginare. Cosa c'è da ridere pensando alla “mia struggente sofferenza?”
Ecate cercò invano un contegno e disse............
-Pensavo a ciò che ti causa la sofferenza e a ciò che realmente accade ma non si vede........
-Ma che cavolo dici?!! Stai delirando...............
-Aspetta! Fatti spiegare …......cerco di spiegarti........
-Sentiamo.......
-Prendiamo la tua ultima sofferenza per amore e pensiamo a cosa frulla nella tua testa quando soffri............
A cosa pensi?!
-Che domanda idiota! Penso a lui.........
-Cerca di essere più precisa, facciamo un esempio concreto:
Pensa alla prima volta che vi siete visti. Ricordo che me ne parlasti con molta enfasi, dicendo che era stato un incontro romantico e pieno di poesia........
Ilizia si rattristò all'istante.........
-Vabbè lasciamo perdere ciò che ti è realmente accaduto! Ti racconto una mia esperienza personale...............
-Dimmi
-Incontrai un uomo,che già avevo visto, in un locale. Era molto bello e guardandolo non mi accorsi di fissarlo insistentemente.......
Il mio primo pensiero fù:”Che bel portamento ha l'incedere di un felino, fiero e sicuro di sè.” Era vestito elegantemente e mi sorprese quando ordinò una birra alla spina. Pensai che sarebbe potuto essere un uomo elegante ma anche passionale, animalesco..........il tutto perchè aveva ordinato una birra alla spina con in dosso un abito elegante.........ti rendi conto?!
-Per ora non capisco nulla ma continua........voglio vedere dove vuoi andare a parare........
-Lui si accorse che lo stavo guardando e mi sorrise. Sul bancone c'era un vasetto con dei fiorellini, lui ne prese uno e si avvicinò a me senza dire nulla me lo mise tra I capelli.......disse una frase che mi parve dolcissima:
“Fiore tra I fiori.”
Nulla che si avvicinasse a Neruda    o Salinas o Merini o…
           O…
eppure mi sentii  una dea adorata.......
Si sedette accanto a me e ascoltò per più di 2 ore tutto ciò che uscì dalle mie labbra. Mi guardava fisso il viso e pensai che il mio corpo non lo attirasse minimamente..........Mi chiese se avrebbe potuto rivedermi e pensai che fosse un galantuomo a non avermi proposto di continuare la serata a casa sua..............
-E cosa dovrei capire?!
Hai incontrato un uomo dolcissimo che si è interessato alla tua bellezza interiore e non solo a quella esteriore..........non sei contenta?! Avresti voluto che ti saltasse addosso?!
-Avrei voluto sincerità........ma non è questo il punto......
Ascolta.
Con quell'uomo ho avuto una relazione intensa e ripensando al nostro primo incontro ho voluto che mi raccontasse come lo aveva vissuto......
Senti cosa mi disse.
Mi disse che appena entrato nel locale mi aveva notata ed aveva pensato :
“Che patana esagerata! Mi sembra un pò con la puzza sotto il naso. Sarà una che se la tira”
Vedendo che lo fissavo si era detto:”Cazzo mi guarda,allora è un puttanone........mi sta lanciando un segnale .......non posso rischiare però che mi mandi a quel paese........devo trovare un modo per avvicinarmi........
Fù così che gli venne l'idea del fiore …....la frase l'aveva letta poche ore prima e si ritenne fortunato di aver prestato attenzione proprio a quel verso...
Quando mi si avvicinò pensò...
“Ha una bocca perfetta. Chissà come fà I pompini...
Non mi guardò mai il corpo per non svelare I suoi desideri, I suoi pensieri....
Mi ascoltò per due ore immaginando tutte le posizioni che avrebbe voluto farmi assumere....
Infatti ogni tanto sorrideva e mi confessò che quei sorrisi gli sfuggivano perchè mi immaginava in posizioni spinte mentre io gli parlavo di poesie, e altre “cagate”.
Avendo parlato di argomenti per lui noiosi aveva ritenuto che fossi una “non da prima sera”..
Il suo pensiero fù esattamente  così:”Ti avevo ascoltata per 2 ore e mi meritavo una scopata da favola ma mica ti potevo dire:” Bella mò t'ho fatto sfogare?! Sono stato in silenzio ai tuoi piedi..ora tocca a te, fammi un pompino e stai zitta! Non potevo! Rischiavo una buca esagerata....Ho ritenuto di poterci provare alla seconda sera......”
-Mio Dio! Ma è un porco?!
-Ma non era un uomo romantico?
Sorrise Ecate
- E’ orrendo!
-Non é orrendo. É una persona che ha avuto il coraggio di svelarmi ciò che era un pensiero suo intimo, segreto, personale....
Ti ho raccontato questo per dirti di non stare male per le mancanze...
Quando ti manca qualcuno e ciò che ti ha dato, pensa che ciò che hai di quella persona appartiene a te sola ed al tuo vissuto personale.... Non hai ricevuto ciò che hai percepito, ma hai percepito ciò che hai voluto...
Quindi...
Quando soffri, ridimensiona tutto e pensa che ciò che ti manca non è fuori di te ma dentro di te.
Ciò che ti manca sono le tue costruzioni mentali e non ciò che hai vissuto....
Quando soffri....ridi di ciò che non hai mai avuto.





























É  giorno e fuori c'è il sole
-A cosa pensi Ilizia?
-A quando eravamo bambine e tutto era così grande.
Tutto era una scoperta. Tutti i dolori svanivano in un abbraccio di mamma e papà.
-Anche l'infanzia per noi è stata così diversa!
La tua piena di principi, principesse, castelli, lieto fine..
-Perché nella tua cosa c'erano?
-Nella mia c'erano le stesse favole ma io riuscivo a sentire le morali nascoste...riuscivo a sentire le leggi spietate che silenziose ti sono entrate dentro:”Per essere felice devi rispettare delle regole. Per essere accettata devi essere come ci aspettiamo che tu sia...Ci sono cose che non puoi pensare o desiderare perché l'amore è purezza e tu sei pura....devi restare pura....
-Ma che centra tutto questo con le favole?!
-Con le favole nulla, perché nelle favole ci si vede ciò che già si ha nel cuore....
Sono i messaggi, che gli adulti ti inviano, a riempirti di piccoli morti che ti giacciono dentro e lì rimangono attanagliati per anni o per sempre, impedendoti di scoprire te stessa, facendoti vivere come sporco ciò che appartiene al movimento dell'Universo.
-Uff. e poi dicono che quella pesante sono io!
Ecate sorrise, le sembrò che Ilizia avesse ragione.....
Le andò vicino e cercò di abbracciarla. Ilizia si ritrasse....Ecate la fissò e ebbe la certezza di non essere nel torto....
-Perché ti vesti sempre con i pantaloni?
-Tu perché metti sempre le gonne?
-Questa per te è una risposta?
_è la tua?
Silenzio






Una luce si accende nella notte
Ecate si siede in mezzo al letto e sospira e respira profondamente...........
e dice....
-Ti rendi conto della potenza delle parole?
Ilizia, che ancora non aveva capito cosa stesse accadendo e non si era resa conto che fosse notte profonda, senza alzare la testa dal cuscino aprì un poco poco gli occhi per non far dilatare le pupille con la luce, per poter riprendere il sonno al più presto.....
-Ecate è notte....mettiti a dormire
-Non ci riesco, mi batte forte il cuore in petto e non riesco a riprendere la pace.....
Ilizia si alzò di scatto.
-Tu hai il cuore che ti batte forte in petto?
-Si!
-E che stai pensando?
-Alla potenza delle parole....
Le parole riescono ad aprire o chiudere delle porte nella nostra testa, e nella nostra anima...
-Non puoi parlare con esempi concreti? Se dobbiamo proprio parlare......fammi almeno capire!
-Se stasera ti proponessi di fare sesso con 2 uomini cosa mi risponderesti?
-Che sei scema come al solito e che ora mi rimetto a dormire....
Ilizia si corica nuovamente e si copre tutta con le coperte....
Ecate la scopre e insiste....
-Rispondimi....non riuscirò a dormire se non parleremo.....
-Ti direi che è aberrante il solo pensiero di stare con 2 uomini e che sei una pervertita.....io non sono una prostituta.
-Se questa domanda te la ponessi tutti i giorni e insieme a me te la ponessero anche altre persone, persone che stimi, che tieni più o meno in considerazione....nella tua testa qualcosa inizierebbe a cambiare...
-Si, penserei che siete tutti impazziti....
-No. Penseresti che la richiesta non sia così aberrante e non ti sentiresti gravata dal timore di un giudizio su di te così negativo....Col passare dei giorni ti darebbe sempre meno fastidio sentire questa proposta, finchè arriverai ad un giorno in cui ci  penserai prima che ti venga proposto in quel giorno......diventerà una tua immagine.....
Con questo non ti sto dicendo che lo faresti realmente ma che spoglieresti l'immagine di te con 2 uomini di tutto quello sporco di cui l'hai investita e potrebbe divenire una tua fantasia, da vivere addirittura con piacere.....
-Tu sei pazza....
-Me lo ripeti perché vuoi che me ne convinca?
-Io torno a dormire
-Vogliamo  fare l'esperimento di : Chiudi gli occhi?
-Dormi
-Lo facciamo domani?
-Ecate dormi.
-Ma domani ci riproviamo?
-Se dormi ci penserò....
-è un inizio, meglio di un no....
Alle volte insistere serve
-Ho detto che devi dormire.
-..A vincere qualche resistenza........buona notte.


























-Ho freddo oggi.
-Vuoi che ti abbracci?!
-No.
Sai a cosa pensavo?
-Dimmi Ilizia
-A cosa ho realmente amato negli uomini.
Ecate si sedette sul pavimento e attese....
-Ho riletto le lettere che ho scritto, le poesie, ho rivissuto scene e giornate di emozioni. Ho guardato le fotografie e......
-Cos'hai trovato?
-Io ho amato ciò che loro mi permettevano di essere.........
Ho amato ciò che facevano scaturire da me, le mie passioni, i miei desideri e quando le storie sono finite sono morte anche passioni e desideri ed energie.....
Ecate ascoltava.
-Quando ho sofferto, ho sofferto per avere perso me stessa, la mia capacità creativa, la mia voglia di vita.
Senza il loro amore sono tornata ad essere grigia, monotona, ripetitiva.....
Pensavo.....
…..Silenzio....
-Pensavo che avrei forse bisogno di innamorarmi..... che pensi?
Ecate non rispose.
- Perchè non mi dici qualcosa?
- Cosa?
- Cosa pensi di ciò che ti ho detto per cominciare....
A te non capita ciò che capita a me?!
-Non esattamente....
.E cosa ti accade quando ami?
Ecate cercò le parole....
- Ilizia,
anche io amo me stessa e la mia forza creatrice e generatrice, ma, nulla o quasi nulla nasce in me grazie ad un'altra persona.
L'amore per un uomo è l'arricchimento ulteriore di un mio mondo che già esisteva prima di incontrare quell'uomo.
Il piacere che quell'uomo mi dà è un fiore splendido da aggiungere ad un giardino già rigoglioso e profumato...
Con questo il valore di quel fiore aggiunto non viene sminuito o svilito ma non gli attribuisco neanche un valore che non gli appartiene....
Gioisco nell'entrare nel giardino alla ricerca di quel fiore,lo curo,lo nutro,lo disseto, lo annuso e ne ammiro la metamorfosi, i nuovi boccioli.....alle volte il fiore dissemina le sue spore in angoli diversi del giardino e così lo ritrovo anche in altre aiuole, tra  fiori e colori diversi ma......
nel giardino non esiste solo quel fiore......
Se il fiore fosse l'unica vita del giardino
-Morirebbe!
-Esatto Ilizia. Morirebbe e con esso il giardino.....































Ilizia è seduta sul divano, con le gambe incrociate...... pensierosa.....
-A cosa stai pensando?
-Alle cose che dici, a come vedi l'amore, a come lo vedo io.
A come tu vivi i rapporti, a come li ho sempre vissuti io......
a tutto questo stavo pensando!
Ecate la fissava senza parlare.
-Ecate.
-Dimmi.
-In cosa sbaglio?
-Chi ha detto che sbagli?
-Lo dice la sofferenza che provo! Se c'è una sofferenza...........qualcosa non va come dovrebbe andare, non credi?
-Su questo siamo pienamente d'accordo.
-E’ già un inizio!
-Ilizia.
Un mio amico sai cosa mi disse un po' di tempo fa in una discussione che era molto più ampia del semplice tema dell'amore?!
Sosteneva che l'innamoramento implica una frammentazione del “SE” dell'individuo. Sai semplicisticamente cosa vuol dire?!
-Non saprei.
-Vuol dire che una persona che ama si annienta ,annienta se stesso in funzione dell'altro.
Facendoti un esempio pratico sai cosa avviene?
Il desiderio ed il pensiero dell'altro riempiono ogni istante della tua giornata.
Cominci a vivere in funzione e attesa del tempo che trascorrerai con lui.
Vivrai in attesa che ti cerchi, che ti scriva, che ti manifesti il suo desiderio per te. Peggio è che il tuo “valore” sarà in funzione di ciò che lui ti manifesterà....tanto più ti dirà di amarti, che ti pensa,che gli manchi......tanto più tu varrai come persona.....
-Ma è orribile come lo descrivi!
- E’  esattamente ciò che accade Ilizia...ci si annulla e il quel nulla l'unico colore, l'unica emozione,l'unico profumo, ci viene dall'incontro con l'altro e così il cerchio si chiude senza più vie d'uscita, in un ciclo che non è più vitale,perché nulla v'è più di vita!
I primi tempi la sofferenza viene scambiata per estasi del piacere........
Quando la nostra vita si è spogliata di ogni autonomia, di ogni “vitalità”, rinnovo,  arricchimento.... ci si sente soffocati e paradossalmente ci si aggrappa con le unghie e con i denti all'oggetto unico del proprio “piacere”, al carnefice!
-Non ti sembra di esagerare?!
Ecate sorrise.
-Credi?
Penso di essere stata riduttiva.....è molto più vasta la catastrofe di ciò che la gente si ostina a chiamare amore.
-Cosa si dovrebbe fare allora quando ci si innamora?
Fregarsene, del sentimento, dell'altro.....del desiderio di condivisione?
-Condivisione?
-Si. Il voler condividere, fare tutto insieme.....
-Si, vicini vicini vicini.......
Ma se non hai più una vita cosa condividi?
Se non hai più spazi tuoi in cosa lo fai entrare?
Se non hai amicizie, con chi ti confronti?
Se non hai un mondo tuo, solo tuo, come ti arricchisci per poi stupirlo, avvolgerlo, amarlo?
Se non hai i tuoi segreti dove troverai il tuo fascino?
Se sarai la sua ombra......dopo un po' non ti vedrà neanche più....neanche quando starai morendo!
-Sei triste.
-Sei ceca......
     Chiudi gli occhi
-Dinuovo con questa storia?
-Chiudi gli occhi, di cosa hai paura tu che sei così folle da amare?
Ilizia tirò un respiro, guardò seria Ecate.....
-Mi tieni la mano?
-Certo
Ecate le prese una mano e l'accompagnò.....
Ilizia chiuse gli occhi e cominciò a respirare con un ritmo diverso dal suo.
I respiri erano lunghi, i polmoni e la pancia le si riempirono d'aria e ossigeno ogni volta che Ecate le diceva di inspirare e.........
L'aria usciva aggrappata alla tensione ogni volta che Ecate le diceva di espirare.....
Il buio durò forse 5 minuti, che sembrarono ore interminabili.....
Ilizia tenne gli occhi chiusi anche quando Ecate smise di parlare.....
-Cosa vedi?
-Nulla.
.Non ti preoccupare, le immagini sono un po' timide e di solito mandano avanti le emozioni......cosa provi?
-Mi sento agitata, vorrei fuggire via.....
-Dove vorresti andare?
-Lontano. Vorrei andare lontanissimo.
-Lontano da chi?
-Lontano da tutti..........anche da me!
-Scegli qualcuno per il tuo viaggio......
-Chi?
-Dimmelo tu. Chi vorresti portare?
-Non voglio nessuno
-Va bene...
Ecate  le poggiò una mano sul petto. Sentì il suo cuore battere forte,fortissimo.......Le sfiorò un seno........attese....
Ilizia non reagì rifiutandola.....
Sempre con gli occhi chiusi le fece sdraiare sul divano.
Il corpo di Ilizia era rigido. Ecate cominciò a massaggiarle il viso, poi il collo. Le sue mani scesero sui seni di Ilizia, la sentì fremere e tremare....non si fermò......
infilò le dita tra i reggiseno e la carne,prese i capezzoli tra due dita e cominciò a stringerli, prima piano e poi sempre più forte, con un tocco sempre più deciso, come solo una donna sa fare.......
Una mano rimase sui seni, l'altra scese tra le cosce.....
Ilizia si irrigidì.
Ecate con tocco sicuro le allargò le carni e scivolò sul suo bagnato, nel suo desiderio.
Continuò a sfiorarla, a sfregarla attendendo che il suo piacere uscisse dalla bocca, attendendo che il piacere invadesse il suo corpo rilassandola, illuminandola dall'interno.
Col dito la penetrò e cominciò una danza.......dentro e fuori di lei, dentro fuori e sopra di lei, con un ritmo lento, più veloce.........
Ecco un gemito....
sempre più veloce.....
un altro gemito......
Ilizia aprì gli occhi...Ecate le sorrise e la guardò con occhi pieni di parole.......
Ilizia chiuse gli occhi e visse il suo piacere...........






                              LETTERA AD ECATE

Ilizia si sedette alla scrivania e cominciò a scrivere.

 “Cara Ecate
ti scrivo perché mi è più facile dirti ciò che ho nel cuore senza dover parlare. Le parole, come hai detto tu, hanno una grande potenza ed io non la so vivere....
Ho vissuto parte della mia vita nel ricordo di un passato esistito solo nella mia mente, costruito sui miei desideri.....
Ho sofferto per un sentimento che sono ostinata a chiamare amore.
Ti ho respinta per non vivere la competizione con te, con la tua forza, con la tua capacità di vivere il dolore come parte integrante ed arricchente della vita.
Ho chiuso gli occhi quando avrei dovuto aprirli e li ho tenuti aperti quando avrei invece dovuto abbandonarmi e vivere la vita che non conoscevo o prevedevo.
Ieri sera mi hai fatto chiudere gli occhi....
Ho avuto paura!
Ho temuto di perdermi nel buio, in quel buio che è mio.
L'aria entrava nel mio corpo eppure....mi sembrava di soffocare.
Poi,
le tue mani su di me, il mio volere scappare via, il mio volerti urlare “Fermati,vattene,Fermati!”
Il mio tacere,
Il mio abbandonarmi a ciò che conoscevo.......
Non ti ho parlato, non ti ho descritto le immagini che mi sono apparse, le emozioni che ho vissuto....
Lo farò ora.
Dal buio è spuntata una piccola luce,
credevo fosse una reazione per tutta quell'aria che entrava.
Dalla luce è apparso un volto, un corpo, un uomo.....
Un uomo enorme mi è venuto incontro e mia ha presa tra le braccia. Mi ha poggiata su un letto, ha acceso una luce affinché potessi vedere e ha 

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