questo avrei scritto se ti avessi incontrato...

Come pioggia
le tue parole hanno trovato le crepe scavate dal vento
per giungere al mio cuore.
Come le onde
le tue carni hanno sollevato le mie
per lenire i miei dolori…
Con le tue labbra hai assaggiato le emozioni del mio viso…
Col le tue dita
hai percorso vie di me che avevo dimenticato…
Mi hai percosso con la tua dolcezza
stracciandomi ,come una veste
il torpore che mi avvolgeva..
I Tuoi umori mescolati ai miei
hanno generato un nuovo aroma…
che non è né il mio… né il tuo..
Così come, l’aurora non è né notte né giorno…
Mi sono persa nel piacere di te
senza il timore di non ritrovare la via…
poiché tu stesso sei via , meta…arrivo.

domenica 25 marzo 2012

sono trascorsi 5 minuti....

in questi giorni ho visto Ecate tenere Ilizia tra le braccia...
ho guardato da lontano e mi è servito per capire tante cose...
Ilizia sanguinava, non vedevo da dove...
il suo sangue era sulle mani di Ecate, sul pavimento su cui era rannicchiata, tra i capelli ed il viso...
Le ho sentite respirare piano, sussurrare poche parole, sorridersi tra le lacrime...
Le ho abbracciate virtualmente, con i miei pensieri, col mio silenzio...
Ora sono ancora lì...
sedute una tra le braccia dell'altra...
Ecate non le parla, nè la guarda, le da solo piccoli baci tra i capelli...
Ilizia piange lentamente...e si lascia avvolgere e proteggere....

So che non sarà il loro ultimo dolore...
so che urleranno e non si capiranno ancora...
ma ora le guardo e mi sento serena...
le guardo e non mi sento persa...
stanno cantando sulle loro ferite per farle rimarginare....
e poco importa se è solo una a sanguinare, forse hanno capito che ....

respiro....
e vivo....
Io vivo!

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