La tua voce alle volte mi avvolge come un abito
e così mi vesti da donna o bimba
mi veli di ricordi o presente..
mi avvolgi con tenerezza attenta, per non farmi male…
Anche se respiro appena, mi senti
ed io…resto ad ascoltare mentre dipingi il silenzio con le
parole.
Nella distanza ti ritrovo…
Nell’attesa mi svelo lentamente…
E quando mi sfiori un po’ di più,
mi ritraggo e nascondo lì dove mi puoi trovare…
Cammino vie che hai percorso
e per impercettibili istanti calpestiamo le medesime ombre.
Alle volte sembro una goccia di mercurio
che il tocco delle tue parole un po’ scompone
ma la carezza del tuo sorriso sa ricondurre…
Come questo si chiami poco m’importa
perché se chiudo gli occhi e ti penso vedo colori
perché se tutto venisse chiuso in un sacchetto
profumerebbe di viole e lavanda.
Poco importa come si chiami o cosa sia
purchè sia, e riesca a sentirlo se lo chiamo o lo sussurro.
Purchè tu esista e sopravviva alla mia rabbia
alla mia assenza, ai miei silenzi…
Purchè tu mi scorga e mi legga
in quel modo tutto mio di comunicare…
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