questo avrei scritto se ti avessi incontrato...

Come pioggia
le tue parole hanno trovato le crepe scavate dal vento
per giungere al mio cuore.
Come le onde
le tue carni hanno sollevato le mie
per lenire i miei dolori…
Con le tue labbra hai assaggiato le emozioni del mio viso…
Col le tue dita
hai percorso vie di me che avevo dimenticato…
Mi hai percosso con la tua dolcezza
stracciandomi ,come una veste
il torpore che mi avvolgeva..
I Tuoi umori mescolati ai miei
hanno generato un nuovo aroma…
che non è né il mio… né il tuo..
Così come, l’aurora non è né notte né giorno…
Mi sono persa nel piacere di te
senza il timore di non ritrovare la via…
poiché tu stesso sei via , meta…arrivo.

lunedì 15 novembre 2010

Barbablu

La Estes racconta che in ognuna di noi esistono varie donne...
e che esistono donne dolci, donne comprensive, forti, donne combattenti, donne donne....
Eche poi, però, c'è anche , in ognuna di noi, un Barbablu(beh lei non la racconta proprio così...ma è importante che passi il pensiero!)
I barbablu in noi sono distruttivi, affascinanti apparentemente ma...nascondono la morte...
Nonostante questo, poichè non è possibile uccidere pezzettini di noi stesse senza che il tutto ne soffra(anche se per anni sono stata convita del contrario!), è necessario costruire un ambiente contenitivo in cui anche questi barbablu possano vivere...

vediamo se riesco a spiegarmi meglio...

per anni ho cercato di uccidere parti di me che odiavo...
da quando sono nata le donne in me si sono moltiplicate,
gli eventi aiutano la nascita di queste donne...
i traumi, le violenze, gli abbandoni, le delusioni, le sconfitte...
tutto contribuisce a creare donne non tanto dolci, non tanto comprensive, non così amorevoli come altre ,in noi...
ed è così che queste donne, alle volte, diventano insopportabili...
e ci fanno percepire noi stesse come insopportabili...odiose, brutte, fallimentari...

per uccidere queste donne, alle volte, troppe volte, si pensa che l'unica maniera sia uccidere noi stesse...
ed è così che feriamo le nostre anime, i nostri corpi, ci dilaniamo, ci infliggiamo sofferenze degne di carnefici .
ed è così che ci depriviamo, ci insultiamo, e ci lasciamo lentamente morire...
e per giustificare tutto ciò, mettiamo a tacere le donne amorevoli, per dare ascolto a quelle povere donne, nate da tanto dolore...
da così tanto dolore che non riescono a farne a meno...
da così tanto dolore che non riescono ad immaginare una vita differente da così!
e così...
dando ascolto a loro...giustifichiamo i delitti che commettiamo verso noi stesse...

chi condannerebbe l'uccisore di un essere spregevole?

Tu non puoi capire vero?
come potresti se hai avuto una vita diversa da quella vissuta da Barbablu...
cosa ne sai di barbablu e delle notti in cui veniva seviziato?
cosa ne sai delle notti in cui sperava che la porta della sua stanzetta non venisse aperta...solo una notte!
cosa ne sai dei giorni trascorsi a sentirsi dire che non era buono a nulla?!
cosa ne sai?!
nulla!
è per questo che non puoi capire le volte in cui barbablu suggerisce la morte come unica via d'uscita da un passato che non è mai passato, ma fin troppo presente e..irrimediabilmente futuro!


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